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LA NOSTRA STORIA
1804
la fondazione
Questo è l’anno che vede l’edificazione dei primi muri, poi i confini, dell’Hotel de la Poste, e che rende quest’ultimo l’hotel più antico della Regina delle Dolomiti.
in costruzione
1809
Nel 1809, Silvestro Manaigo, edificò, come si legge dal suo testamento, una casa di tre piani. A quell’epoca la parte aperta al pubblico era una semplice Osteria, una stanza all’interno della casa privata con pochi tavolini e un’armadione incassato nel muro dove venivano tenuti i boccali, i bicchieri, il vino e i liquori. Non c’era insegna esterna per indicare l’attività perché la gente la indicava per nome “Osteria da Silvestro” o più tardi “Osteria da Mansueto” quando questa passò al figlio.
Mansueto (1802-1878) e i fratelli Pietro (1802-1868) e Celestino (1797-1864) vissero il periodo magico della nascita del turismo a Cortina.
L’abitazione dei Manaigo era ampia e si prestava bene ad accogliere i primi forestieri che arrivavano in diligenza, soprattutto da Dobbiaco dopo un viaggio di almeno quattro ore.
I tre fratelli erano dei veri imprenditori: Celestino si occupava delle messaggerie postali, e commerciava i legnami con il Regno Lombardo-Veneto, Mansueto gestiva l’osteria/locanda ed insieme al fratello Pietro tenevano un negozio di ferramenta e alimentari. Il tutto avveniva nella stessa casa che da sempre è stata il punto focale del paese.
tra le due guerre
Tra le due guerre il turismo poco alla volta riprese vigore: manifestazioni culturali e sportive portarono negli alberghi grandi nomi del jet-set internazionale, principi, nobili, ministri, industriali, nonché letterati e artisti. Ma gli avvenimenti storici che portarono alla Seconda Guerra Mondiale interruppero l’incantesimo, Cortina diventò zona ospedaliera e gli alberghi vennero requisiti.
Al “Posta” si installò il comando tedesco per farne quartier generale, l’attività riprese solo con l’arrivo degli alleati inglesi che si insediarono nelle stesse camere che fino poco prima furono occupate dai fuggiaschi tedeschi.
passaggio di consegne
1946
Gottardo mancò nel 1946 lasciando la locanda nelle mani del figlio Renato, che ritornato dalla guerra appena ventenne, dopo un breve soggiorno di studi di hotellerie in Svizzera, diede nuovo impulso all’Albergo. Innanzitutto si pensò di cambiare l’aspetto esteriore di impronta tedesca aderendo al gusto dell’epoca più lineare e fresco. Si cambiò anche il nome in “Hôtel de le Poste”, ma per tutti è sempre stato il “Posta”.
ernEst hemingway
Nel 1950, e per diverse stagioni, il Posta ebbe l’onore di ospitare il celebre scrittore Ernest Hemingway, già frequentatore di Cortina che proprio qui, nella stanza 107, con la macchina da scrivere ancora gelosamente conservata, finì il libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”.
1950
OLIMPIADI INVERNALI
Proprio in quegli anni l’albergo subì un nuovo sviluppo strutturale: Renato e la sorella Marisa, approfittando della necessità di spazi da adibire ad uffici per le Olimpiadi invernali del 1956, demolirono le vecchie rimesse delle diligenze costruendo una nuova ala che affittarono al Comitato Olimpico.
In seguito i lavori proseguirono rifacendo la sala da pranzo, ora Salone Dolomieu, e costruendo la terrazza solarium, che prese il posto della torre.
Con spirito entusiastico Renato organizzò per i suoi ospiti molti eventi, quali i picnic nel bosco e il Polo su ghiaccio seguito anche dal figlio Gottardo.
1956
OGGI
Attualmente la gestione è passata nelle mani del figlio più piccolo Gherardo, che con la cugina Michela prosegue la gloriosa tradizione di famiglia; a loro si devono altre ristrutturazioni, come l’apertura del Ristorante Posticino, la Cigar Room e per ultimo il nuovissimo Yellow Lounge proprio dove il bisnonno Max trasferì l’ufficio postale all’inizio del secolo scorso.
Dal 1804 ad oggi, come in una staffetta, il testimone è passato ininterrottamente nelle mani di ben sette generazioni. Per più di due secoli la famiglia Manaigo ha fatto dell’accoglienza una missione, sempre nella stessa casa, quella di Silvestro, costruita sulle rovine della Chiesa di Santa Caterina, di fronte alla Chiesa Parrocchiale.
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LE NOSTRE CAMERE
Tutte le stanze dell’Hotel de la Poste posseggono uno stile unico, una personalità inconfondibile, arredi eleganti e un tocco caratteristico dei luoghi di montagna. Il legno la fa da padrone e trasforma ogni spazio in un luogo da vivere, creando un’atmosfera accogliente e indimenticabile, carica di storia. Tanti i grandi nomi del passato e del presente che hanno alloggiato in queste camere. I panorami che potrete godere dai balconi del Posta saranno capaci di togliervi il fiato.
72 camere, 132 posti letto, un 4 stelle che profuma di storia e di tradizione ampezzana.
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CONCIERGE SERVICE
Per i nostri clienti più esigenti, proponiamo un servizio concierge dedicato. Avrete sempre a disposizione personale che parla la vostra lingua, operante 24 ore su 24, sette giorni su sette.
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Soddisfare una necessità è un obbligo, rispondere ad una richiesta è cortesia, e la cortesia è il nostro valore più importante.